Uno dei principali dolori di chi ci contatta per una visita dall’osteopata è il dolore lombare. Così, ne abbiamo parlato con il dott. Vito Fanfulla, osteopata e posturologo, per capire di cosa si tratta e come curarla.

Cos’è la lombalgia?
Le cause del dolore lombare, detto lombalgia, sono per il 20% attribuibili ad un problema specifico della colonna vertebrale (patologie rachidee). Mentre, per il restante 80%, sono attribuibili a problemi non specifici quali posture e movimenti scorretti, stress psicologici, forma fisica scadente ed eccesso di peso corporeo.
Quali sono i sintomi? E le cause?
Per descrivere i sintomi, è necessario prima distinguere due tipi di mal di schiena: lombalgia acuta e lombalgia cronica.
- La lombalgia acuta è caratterizzata da un tipo di dolore causato da una lesione muscolare, legamentosa, articolare o discale. Ciò si accompagna a fenomeni infiammatori (l’infiammazione e il dolore fanno parte del processo di guarigione e cessano, quindi, a guarigione completata in massimo 30 giorni). La lombalgia, quindi, ha un ruolo protettivo e adattativo poiché serve a impedire i movimenti che possono danneggiare ulteriormente la colonna vertebrale.
- La lombalgia cronica, invece, tende a far perdurare il dolore oltre i 3 mesi anche a fronte di una lesione inesistente. Tale dolore non ha una funzione protettiva, diventa autonomo, nocivo, riduce la funzionalità del rachide e favorisce la disabilità. La chiave di passaggio fra il mal di schiena acuto e quello cronico sono i fattori secondari, fattori di mantenimento del dolore anche a fronte di una totale guarigione delle strutture rachidee lese. Questi fattori, detti di rischio, di cronicizzazione e possono essere sia fisici (pregressa lombalgia, lunga durata dei sintomi, dolore irradiato agli arti inferiori, limitazione della mobilità articolare, errata gestione ergonomica del corpo, basso livello di attività fisica, sovrappeso), sia psico-sociali (stress, depressione, scarsa cura personale).
Qual è il ruolo dell’osteopata quando si presenta un paziente con lombalgia?
L’osteopata, insieme al paziente, deve porsi degli obiettivi da raggiungere per il recupero:
- trattare il dolore con mezzi che riducano il riposo a letto e la dipendenza dai farmaci;
- migliorare la funzionalità vertebrale e rieducare la postura;
- insegnare una corretta ergonomia vertebrale nella vita quotidiana e nel lavoro;
- insegnare al paziente l’autogestione delle manifestazioni a carattere cronico ed infondere fiducia nelle proprie capacità fisiche.
L’osteopata può aiutare nella cura durante la fase acuta? Come?
Il trattamento in fase acuta si basa principalmente sulla terapia fisica e manuale (osteopatia, fisioterapia e chinesiterapia). In questa fase, è importante condurre il paziente ad autogestire il proprio corpo, riducendo il dolore e prevenendone le recidive e la cronicizzazione. Per farlo, sono necessarie tecniche ed esercizi di rilassamento e allungamento e di educazione posturale.
E quando si è da soli, qual è la migliore soluzione quando si prova un dolore acuto? Attività fisica o restare distesi?
Sono fondamentali gli esercizi antalgici, ossia contro il dolore, utili da eseguire anche più volte al giorno per le forme di lombalgia sia acuta che cronica, limitando al minimo il riposo a letto e l’assunzione di farmaci quali analgesici e miorilassanti. Gli esercizi possono essere indicati in sede di valutazione e trattamento. Un esempio sono gli esercizi per rilassare il muscolo ileo-psoas il quale decontraendosi riduce il suo trazionamento sulle vertebre lombari.
E al termine della fase acuta?
Al termine della fase acuta, quindi del dolore, invece, è utile iniziare un protocollo di lavoro fondato sul rafforzamento muscolare e mobilizzazione graduale progressiva della colonna, rispettando per ognuno la regola del “non dolore”. Al fine di evitare la cronicizzazione del dolore o la sua recidiva, è importante insegnare una corretta gestione della colonna, ottenere un buon allenamento funzionale e mantenere una buona condizione fisica generale in grado di garantire una buona qualità di vita.
Ci può fare alcuni consigli pratici per prevenirla?
In un’ottica preventiva è utile evitare il sovrappeso e una vita sedentaria, praticando un’attività sportiva costante e moderata o comunque un’attività fisica come yoga o pilates sempre nel pieno rispetto del limite imposto dalla regola del “non dolore”.
Vuoi richiedere la disponibilità per una visita?
É possibile prenotare una visita telefonando al numero 0372 415661 (da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18) o chiedere la disponibilità per essere ricontattati direttamente online.