Che cosa si intende per “implantologia orale o dentale”?
L’implantologia orale o dentale è una modalità di trattamento indicata per sostituire gli elementi dentali mancanti o quelli a prognosi infausta. E’ una terapia affidabile, con una elevata percentuale di successo. Il trattamento richiede idealmente tre fasi: le prime due fasi sono chirurgiche e l’ultima protesica. Nella prima fase si inserisce l’impianto dentale nel tessuto osseo. La seconda fase detta “scopertura” dell’impianto avviene minimo 3 mesi dopo avvenuta l’osteointegrazione. Nella terza fase si procede con il posizionamento finale del manufatto protesico (corona/capsula).
Prima di procedere ad un trattamento implanto-protesico è importante un’approfondita valutazione diagnostica basata su un’attenta anamnesi (medica ed odontoiatrica), un esame clinico, esami radiografici, esami di laboratorio e/o strumentali e uno studio dei modelli in gesso o digitali.
A cosa serve? E a chi è consigliata?
Le indicazioni elettive all’utilizzo della terapia implantare sono:
- instabilità e/o mancanza di ritenzione di una protesi totale mobile;
- instabilità e/o mancanza di ritenzione di una protesi rimovibile;
- disagio psicologico associato alla condizione di portatore di protesi rimovibile;
- riabilitazione fissa di edentulie parziali;
- riabilitazione fissa di edentulie parziali intercalate da più elementi;
- sostituzione di elemento/i in zona visibile;
- sostituzione di uno o più elementi dentali non recuperabili;
- sostituzione di uno o più elementi dentali in presenza di denti contigui sani;
- sostituzione di uno o più elementi dentali contigui a pilastri protesici inaffidabili;
- riabilitazione fissa dell’intera arcata.
Le controindicazioni assolute sono rappresentate da:
- condizioni sistemiche del paziente che costituiscono un impedimento assoluto a ogni tipo di procedura chirurgica orale da identificare in modo puntuale; (Hwang D, Wang HL. 2006)
- crescita scheletrica non completata. (Bryant SR, Zarb GA 1998, Mankani N et al 2014)
Esistono diverse tipologie? Quali?
Esistono diverse tipologie di impianti dentali a seconda del materiale:
- ceramica
- acciai chirurgici
- titanio
Presso il nostro ambulatorio utilizziamo impianti dentali in titanio perché è un materiale caratterizzato da un alto grado di purezza che garantisce un’ottima bio-compatibilità unita ad una elevata resistenza meccanica.
Ci sono dei rischi o controindicazioni? Quali? E quali, invece, i vantaggi del trattamento?
Una particolare attenzione deve essere rivolta ai pazienti che abbiano dimostrato suscettibilità alla malattia parodontale (storia di parodontite) e/o che presentino un’ igiene orale inadeguata i quali, oltre a essere opportunamente informati delle possibili complicanze e delle condizioni di rischio associate alla loro condizione, debbono essere motivati a praticare una corretta igiene orale e sottoposti agli indispensabili trattamenti dento-parodontali prima dell’inserimento degli impianti. Una particolare attenzione deve essere rivolta all’eventuale presenza di patologie sistemiche, alle terapie mediche seguite e agli stili di vita (es. fumo di sigaretta), che possono comportare un maggior rischio per l’intervento chirurgico e/o per il conseguimento del successo implantare.
Dopo una riabilitazione implantare, il mantenimento in salute dei tessuti peri-implantari e di tutto il cavo orale necessita di un corretto stile di vita, di una corretta igiene orale domiciliare e di controlli periodici professionali.
Nella sua esperienza al Poliambulatorio, ci sono molti pazienti che hanno bisogno di questo trattamento? E per quali cause?
I pazienti presso il nostro ambulatorio che necessitano di questo trattamento sono tanti. Alcune delle cause generalmente sono perdite di elementi dentali per frattura di radice, denti singoli assenti, insuccessi endodontici, ponti filtrati, protesi mobili instabili, arcate edentule, parodontiti severe.
La scelta di una riabilitazione implanto-protesica non solo ripristina gli elementi assenti, ma soprattutto migliora la qualità di vita.