In occasione della Festa della Donna di sabato 8 marzo 2025, abbiamo chiesto al dott. Scazzina una preoccupazione ginecologica comune nelle donne: i sanguinamenti anomali. Scopri con noi le cause, come prevenirli e la cura.

Sanguinamento anomalo. Di cosa si tratta?
Qualsiasi perdita ematica genitale che si verifica al di fuori della ciclicità prevista o in quantità eccessiva configura un quadro di sanguinamento uterino anomalo (AUB). Possiamo pertanto trovarci di fronte a sanguinamenti abbondanti con conservata ciclicità (menorragia) come a perdite più irregolari e di entità variabile (meno-metrorragie).
A quali pazienti può capitare (età, salute o familiarità…)?
AUB possono manifestarsi a qualsiasi età, con cause diverse; sia durante il periodo fertile, sia in post-menopausa. Si tratta di un sintomo di condizioni essenzialmente sporadiche, di rado riconducibili a fattori familiari riscontrabili peraltro in alcuni tipi di tumore endometriale, fibromi uterini o patologie della coagulazione. Un importante fattore di rischio è invece costituito dall’obesità che induce alterazioni endocrine responsabili dell’insorgenza di patologie (iperplasia-tumore) che si manifestano appunto con sanguinamenti anomali.
Quali possono essere le cause?
Per quanto riguarda le cause esse si riconoscono in quello che in ambito ginecologico viene definito schema di PALM COEIN. Ossia alla base del sanguinamento potrebbero esserci: cause organiche o cause non organiche.
Tra le cause organiche:
- Polipi endometriali
- Adeomiosi
- Leiomiomi
- Malignità
Tra le cause non organiche:
- Malattie della Coagulazione
- Disturbi dell’Ovulazione
- Disfunzioni dell’Endometrio
- Cause Iatrogene
- Non classificabili (malformazioni arterovenose, endometriti croniche)
Inoltre, le cause si distribuiscono in base all’età:
- 13-18 anni: cicli anovulatori, contraccettivi, gravidanza, coagulopatie
- 13-39 anni: lesioni strutturali (polipi/miomi), sindrome ovaio policistico, contraccettivi, iperplasie endometriali
- sopra i 40 anni: cicli anovulatori, iperplasia, carcinoma
Quando è necessario preoccuparsi?
In età fertile deve destare preoccupazione la ripetitività e l’intensità delle perdite che possono gradualmente condurre ad una condizione di anemia secondaria anche marcata che si può manifestare con stanchezza, tachicardia, ridotta tolleranza agli sforzi. Differente la situazione in menopausa, definita come assenza di flusso per 12 mesi consecutiv,i in cui qualsiasi perdita, anche se modesta, deve allarmare e quindi va indagata tempestivamente in quanto possibile espressione di gravi patologie quali iperplasia atipica o tumore endometriale.
Quali le cure, gli esami e/o i trattamenti in questi casi?
In caso di AUB viene messa in campo una serie di indagini tese alla individuazione delle cause in modo da pervenire ad una diagnosi. Innanzitutto, si possono effettuare esami ematici per verificare il livello di anemia, per valutare l’assetto ormonale o per ricercare patologie della coagulazione. Il cardine della diagnosi è costituito dalle indagini strumentali. In particolare, l’ecografia soprattutto se eseguita per via transvaginale. Questa metodica utilizza sonde ad alta frequenza che consentono una accurata definizione morfostrutturale degli organi pelvici, è ben tollerata, non utilizza radiazioni bensì ultrasuoni (quindi è sostanzialmente innocua) e soprattutto ha una disponibilità maggiore rispetto ad altre indagini di imaging. È attraverso l’ecografia che si effettua un primo filtro importante per definire gli AUB; grazie ad essa in effetti riusciamo ad avere precise informazioni sull’anatomia uterina riuscendo ad escludere o confermare la presenza di patologie dell’endometrio (polipi,iperplasie) o delle pareti uterine ( adenomiosi o fibromi, classificati in base alla loro localizzazione).
In riferimento alle patologie che si sviluppano all’interno della cavità uterina sulla scorta delle informazioni ecografiche si imposta quindi quello che è il percorso che le pazienti devono intraprendere selezionando quelle da avviare a controllo(follow-up) o a terapia medica da quelle da indirizzare ad indagini di tipo strumentale chirurgico quale l’isteroscopia, gold standard per la diagnosi di lesioni endocavitarie. Infatti, consente, attraverso un endoscopio di pochi millimetri collegato ad una telecamera, di valutare le lesioni e di effettuare biopsie per le valutazioni istologiche definitive.
Il trattamento degli AUB dipende dalle cause e dall’età di insorgenza.
Le forme disfunzional , non organiche, frequenti in adolescenza e periodo premenopausale rispondono ad una terapia medica (estroprogestinici, progestinici per via sistemica o IUD medicata). La terapia medica viene anche utilizzata per correggere eventuali disendocrinie associate quali disturbi della tiroide o iperprolattinemia. In casi selezionati è possibile, sotto controllo specialistico, utilizzare determinati farmaci per controllare le perdite ematiche da fibromi in particolare nella fase preoperatoria od in fase perimenopausale.
Per quanto riguarda le cause organiche l’approccio è perlopiù di tipo chirurgico. In caso di lesioni endocavitarie (polipi – fibromi sottomucosi) l’intervento di asportazione può essere effettuato per via vaginale mediante isteroscopia operativa utilizzando, previa distensione della cavità uterina con liquidi, appositi strumenti elettrificati. In caso di fibromi che interessano in varia misura le pareti uterine l’ intervento può essere conservativo (miomectomia, ossia asportazione del o dei fibromi) o demolitiva (isterectomia, ossia asportazione dell’utero). Questo in base a fattori quale età, volume e numero dei fibromi stessi e la procedura , valutate le condizioni permittenti, viene eseguita mediante tecniche miniinvasive (laparoscopia) o mediante incisioni addominali (laparotomia).
Parliamo di prevenzione. Come prevenire sanguinamenti anomali?
Non esistono programmi di screening specifici in riferimento alla prevenzione.
Importante è una dieta equilibrata e l’esercizio fisico per prevenire l’obesità che assume un ruolo importante nel determinismo di queste patologie. Certamente l’utilizzo di preparati estroprogestinici o progestinici (vedi contraccezione ormonale) ne riduce l’incidenza.
Inoltre, risulta utile sottoporsi a controlli periodici annuali con visita ginecologica ed ecografia allo scopo di identificare per tempo condizioni che col tempo potrebbero manifestarsi con perdite atipiche (polipi,fibromi, ispessimeti endometriali) concentrandosi sulla popolazione in sovrappeso a maggior rischio.
Discorso a parte sono le rare condizioni di predisposizione ereditaria ai tumori uterini (sindrome di Lynch) con associazione tra tumori del colon e dell’endometrio in cui si programma uno stretto monitoraggio isteroscopico sino alla chirurgia preventiva.